NUOVO OSPEDALE DI BERGAMO, TORNA L’OMBRA DEGLI APPALTI TRUCCATI
- 29 July 2010
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- Gruppo IDV Lombardia
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È notizia recente che la Procura della Repubblica di Bergamo, attraverso il pm Giancarlo Mancusi, intenda far luce sui meccanismi di aggiudicazione degli appalti relativi ad un’opera, quella del nuovo ospedale Beato Giovanni XXIII, in fase di realizzazione (i lavori iniziati nell’ottobre 2005 sono in ritardo di un anno e tre mesi in quanto la fine degli stessi era prevista per il 21 marzo 2009 come risulta dal sito www.ilspa.it) il cui valore complessivo si aggirerebbe intorno ai 340 milioni di euro.
Sebbene allo stato attuale sulla vicenda viga il più stretto riserbo (la stessa Procura ha firmato a riguardo un decreto di acquisizione di documenti) e non risulterebbero avvisi di garanzia né un coinvolgimento diretto di Infrastrutture Lombarde Spa, all’osservatore più attento non può sfuggire l’importante particolare rappresentato dal fatto che – come anche in altri cinque cantieri ospedalieri della Lombardia – ad avere in mano la gestione del progetto e della costruzione del nuovo ospedale sia proprio la holding di Regione Lombardia tra i cui compiti vi è anche quello di occuparsi di edilizia sanitaria.
In data 29 giugno 2010 il Gruppo Consiliare Italia dei Valori ha presentato una interrogazione al Governatore Formigoni e agli Assessori regionali alla Sanità Luciano Bresciani e alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo per sapere quali siano a riguardo le misure di controllo predisposte ed attuate da Regione Lombardia e/o Infrastrutture Lombarde SpA, se le stesse siano in possesso di maggiori informazioni e, infine, se Regione Lombardia e/o Infrastrutture Lombarde SpA e l’Azienda Ospedaliera abbiano dato mandato ad un proprio legale in qualità di parte offesa nel relativo procedimento penale.
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